Dalla nostra newsletter del 05.09.2016 “La banca non ti spiega dettagliatamente i rischi dell’investimento che ti ha consigliato? In caso di perdita, ti paga i danni!”

Capita a molti che decidono d’investire i propri risparmi, di sentirsi consigliare in banca l’acquisto di titoli rischiosi a fronte di rilevanti guadagni. Spesso, in questi casi, l’intermediario bancario si sofferma molto sui possibili vantaggi economici per il cliente che decide di acquistare i titoli consigliati dalla banca e poco sul forte rischio di perdere, tutto o in gran parte, il capitale così investito. Spesso la banca si limita a dare informazioni generiche sull’affidabilità dei titoli consigliati al cliente investitore, limitandosi a far firmare appositi modelli informativi prestampati.
Orbene, la Suprema Corte (vd. Cass., Sez. I, n. 17440 del 31.08.2016), prendendo in esame uno specifico caso in cui alcuni risparmiatori avevano perso tutto il (e anche più del) capitale investito nei derivati consigliati dalla propria banca di fiducia, ha ritenuto che ciò non possa bastare e che la banca debba far comprendere in dettaglio, con particolare cura e diligenza, il significato della portata dei rischi che l’investitore in concreto correrebbe acquistando titoli ad alta volatilità, “non potendo invero il relativo obbligo informativo considerarsi assolto con il generico riferimento alla possibilità di variazioni del valore di mercato, con l’assunzione di un elevato rischio di perdite di dimensioni anche eccedenti l’esborso originario e comunque non quantificabili
Vi è di più. Anche nel caso in cui sia il risparmiatore a scegliere un titolo ad alto rischio, con un’operazione apparentemente inaffidabile, ciò non toglie che la banca abbia degli oneri informativi a proprio carico, accresciuti proprio dalla elevata rischiosità del titolo scelto dal cliente.
Pertanto, qualora la banca non adempia a tale onere informativo, potrà essere chiamata a risarcire i danni al cliente investitore, in particolare se al momento della negoziazione si sia limitata a ipotizzare la generica possibilità di notevoli variazioni di mercato.