Morte della casalinga in incidente stradale, diritto al risarcimento del danno patrimoniale agli eredi (Tribunale di Milano, Sez. X, 11.02.2016)

Zentralbild-Hesse-Mihatsch We-Qu 19.9.1956 Ausstellung "Die Welt der Frau". Die hohe Zahl der Besucher, die bisher die Ausstellung "Die Welt der Frau" in der Deutschen Sporthalle in Berlin gesehen haben, - bisher wurden weit über 10 000 Personen gezählt - beweist, dass es sehr interessante Dinge in dieser Schau zu sehen gibt. Neben vielen Neuheiten, die der Hausfrau das Leben erleichtern, und den Werktätigen den Feierabend schöner und bequemer gestalten helfen, werden auch die Zimmereinrichtungen gezeigt, die jeder Teilnehmer an der großen Tombola zum 7. Jahrestag der DDR gewinnen kann. UBz. Raumsparend und zweckentsprechend ist die Kücheneinrichtung, die zum Hauptgewinn der großen Tombola gehört. Ein Küchentisch mit drei Platten in verschiedenen Höhen erleichtert der Hausfrau die Küchenarbeit. (siehe auch Bild 1 und 3)"

Rilevante sentenza del Tribunale di Milano (Sezione Decima Civile, Dott.ssa Adriana Cassano Cicuto, Sentenza dell’11 febbraio 2016) che attribuisce grande importanza al ruolo di casalinga. Difatti, ai congiunti superstiti di una casalinga, deceduta a seguito di un incidente stradale, è stato riconosciuto il diritto al risarcimento del danno patrimoniale, oltre agli ulteriori risarcibili e risarciti, conseguente alla perdita patita dal marito e dai figli minori per l’apporto della vittima del sinistro, come moglie e come madre, al compendio familiare. Tutte le incombenze di natura prettamente materiale per la cura e la pulizia della casa svolte dalla casalinga quando era in vita dovranno essere soddisfatte con la necessaria assunzione, da parte dei suoi congiunti superstiti, di una colf per la collaborazione familiare. La presenza di figli minori ha indotto il giudice a liquidare una somma (Euro 50.000,00) in via equitativa, ex art. 1226 c.c., limitata nel tempo, ai congiunti superstiti, tenendo conto che della necessità dell’impiego di una colf almeno fino al completamento del loro percorso di studi, quando è prevedibile, sostiene il giudice, che essi potranno rendersi autonomi.
(17.02.2016)