Un sorpasso azzardato.
Un frontale violentissimo tra due autovetture.
Il decesso del conducente dell’autovettura urtata, che stava guidando senza la cintura di sicurezza allacciata.
I familiari e congiunti della vittima chiedono e ottengono in primo grado il risarcimento integrale dei danni patiti ma la compagnia assicuratrice del danneggiante, in appello, ottiene il concorso di colpa, nella percentuale del 20 %, poiché il conducente dell’autovettura deceduto a seguito dell’impatto stava guidando senza la cintura di sicurezza allacciata.
La Corte di Cassazione (Cass. Civ., Sez. III, Sent. 12/12/2023, n. 34625), però non ha condiviso l’orientamento della Corte d’Appello di Bologna, stabilendo che “il danno patito in modo diretto dai famigliari e congiunti della vittima di un incidente stradale, dev’essere calcolato in base all’effettiva colpa di un comportamento sbagliato del de cuius”.
Quando si analizza se la condotta colposa della persona deceduta in un incidente stradale abbia concorso al danno che ne ha provocato la morte, è fondamentale valutare nello specifico, afferma la Corte, con un’indagine approfondita, il grado concreto di importanza che tale comportamento abbia contribuito all’evento fatale.
Se emerge che il comportamento non idoneo abbia realmente svolto un ruolo significativo nel provocare l’evento mortale, solo allora si può affermare che vi è stato un contributo diretto al proprio danno da parte del de cuius, determinando un suo concorso di colpa nell’accadimento dell’incidente stradale.
Nel caso preso in esame dagli Ermellini, le risultanze dell’indagine hanno evidenziato che “le deformazioni strutturali riportate dall’autovettura del O.O. a seguito dell’urto ebbero a sostanziarsi in una contrazione dell’abitacolo che ha reso inevitabile la compressione del torace da parte del volante dell’auto“, e quindi che “l’evento morte si sarebbe realizzato con altissima probabilità anche qualora il conducente avesse regolarmente allacciato la cintura di sicurezza“. Quindi nessuna responsabilità colposa è stata attribuita allo sfortunato conducente deceduto che, al momento dell’incidente stradale, guidava senza cintura di sicurezza allacciata.
