A proposito di guida in stato di ebbrezza. Nulla toglie al fatto che porsi alla guida di un autoveicolo in stato di ebbrezza sia un pericolo per sé stessi e per gli altri.
Una condotta di guida così biasimevole non può giustificarsi, Tuttavia, in caso di incidente stradale, il conducente “alticcio” è sempre responsabile del suo accadimento?
Sarà di certo responsabile nel caso in cui violi altre norme del Codice della Strada, ad esempio passando con il semaforo rosso. Anzi, in questo caso, come certamente apparirà chiaro, lo stato di ebbrezza del conducente sarà elemento che aggraverà la sua colpa.
Ma se fosse il conducente dell’altra autovettura coinvolta nell’incidente stradale ad aver violato le norme della circolazione stradale? Il conducente in stato di ebbrezza avrebbe diritto a pretendere il risarcimento dei danni subiti? Ebbene sì, potrebbe averne diritto.

La Corte di Cassazione (Sez. III, Ordinanza, 14.08.2024 n. 22837) ha ritenuto che ciò sia possibile a condizione “che risulti la prova positiva della mancata influenza del predetto stato sulla dinamica dell’incidente”. In altre parole, se manca la prova che lo stato di ebbrezza abbia impedito, in tutto in parte, al conducente “alticcio” di evitare l’urto, egli supera la presunzione di colpa posta a suo carico dall’art. 2054, secondo comma, del codice civile e può chiedere ed ottenere il risarcimento dei danni.
A proposito di guida in stato di ebbrezza, attenzione anche alle sanzioni che, con l’aggiornamento dell’art 186 del Codice della Strada, sono sempre più “pesanti”!